I rialzi ed i ribassi dei mercati sono ciclici ed ogni investitore deve imparare a conviverci. Ma servono gli strumenti giusti.
Nel post precedente abbiamo visto che sebbene i mercati stiano attraversando un periodo di turbolenza, non siamo ancora di fronte né ad un ribasso importante né tanto meno ad una bolla speculativa. Sono Giacomo Saver, il fondatore di Segreti Bancari e il direttore dell’Investment Club. In questo articolo, rivolto ad investitori con patrimoni pari o superiori a 100.000 €, vedremo che ottenere rendimenti elevati dai propri soldi è facile a patto di disporre di una qualità fondamentale e delle giuste tecniche.
Le due migliori tecniche per investire
La prima cosa da fare per poter investire con successo consiste nell’avere chiari i propri obiettivi di investimento. Di solito la definizione del rischio massimo accettabile e dell’orizzonte temporale non è la priorità degli investitori che preferiscono, invece, concentrarsi sui titoli migliori da comprare.
Ma nessuna destinazione è valida per colui che non sa dove andare, per cui la prima cosa da fare consiste nel cercare di capire quale è la perdita massima che siamo disposti a tollerare ragionando su un orizzonte temporale di 5 – 7 anni.
Ricorda che…
- Se il tuo focus è orientato sulle oscillazioni quotidiane dei mercati, allora non sei un investitore, ma un trader
- Se vuoi che il tuo capitale cresca giorno per giorno e non sei disposto ad accettare neppure la minima fluttuazione negativa sei un risparmiatore, ma non un investitore.
Chiarito ciò, vediamo come fare ad ottimizzare il momento migliore per entrare/uscire dai mercati secondo due tecniche alternative e in perenne disaccordo.
La tecnica del ribilanciamento
Essa consiste nell’investire tutto subito, tenendo però costanti nel tempo i pesi percentuali degli investimenti grazie al ribilanciamento periodico. Chiaro no? No… E infatti ora ti spiego. Immagina che la tua composizione ottimale del portafoglio sia questa:
- azioni: 35%
- obbligazioni: 55%
- liquidità: 10%
Mano mano che il tempo passa i controvalori investiti cambieranno di valore e con essi i pesi percentuali. Immagina, sempre per fare un esempio, che rapportando il valore attuale dei tuoi investimenti al nuovo totale, le percentuali di prima siano cambiate in questo modo:
- azioni: 45%
- obbligazioni: 50%
- liquidità: 5%.
Le azioni sono cresciute di valore mentre le obbligazioni sono salite di meno o hanno perso. Quello che conta è che il tuo portafoglio ora è squilibrato a favore delle azioni mentre il peso della liquidità e dei bond è diminuito.
Per ribilanciare dovrai vendere delle azioni per un importo pari al 10% del totale e destinare metà dell’importo (il 5%) ai bond e l’altra metà alla liquidità. In questo modo avrai riportato la situazione attuale a quella di partenza.
Il ribilanciamento annuale consiste nel travaso di denaro dalle attività che hanno guadagnato di più (o hanno perso meno) verso le attività che hanno guadagnato di meno (o hanno perso di più).
La tecnica del “trend following”
Essa consiste nell’entrare nei mercati nelle prime fasi di un movimento rialzista (trend) ed uscire nelle prime fasi di un movimento ribassista.
Rispetto al ribilanciamento annuale questa tecnica è molto più orientata al breve periodo e mira anzitutto ad abbattere le fluttuazioni sfavorevoli delle quotazioni nei momenti negativi. Se ribilanciare equivale ad andare contro il mercato, comprando quando gli altri vendono, seguire il trend significa assecondare un movimento già in essere sul mercato.
Esistono diverse tecniche di trend following, più o meno sofisticate, ma tutte si basano sullo stesso principio. All’interno dell’Investment Club, ad esempio, usiamo un modello che combina l’analisi dei dati macroeconomici con i prezzi di mercato, per cercare di ridurre le false partenze che si verificano quando il segnale di ingresso o di uscita risulta essere a posteriori un falso positivo.
Il modo più semplice per implementare un modellino trend following consiste nell’esaminare le medie mobili, in particolare quella a 200 giorni comprando quando il prezzo supera la media e vendendo quando il prezzo si porta sotto la media.
Cosa fare prima, durante e dopo un rialzo o un ribasso?
Il modo migliore per gestire i ribassi e approfittare dei rialzi consiste nell’essere consapevoli di alcune cose:
- il futuro andamento dei mercati non può essere previsto e ciò che oggi appare ovvio ieri non lo era
- ogni investitore deve mettere in conto una certa volatilità del proprio portafoglio. Poi si adopererà per minimizzarla, ma non sarà mai possibile annullarla completamente.
Detto ciò resta ancora una questione aperta: la tenacia e la disciplina nel seguire un piano.
Tutti hanno le capacità intellettive per creare portafogli vincenti, ma pochi dispongono della disciplina necessaria. Per questo occorre fare qualcosa che ci aiuti ad apprendere l’arte della disciplina…
Ma su questo argomento ritorneremo nel prossimo post.