“I Bond Sovrani sono a rischio”. Se passa la proposta olandese, ventilata all’Ecofin, potrebbe esserci un tetto ai bond governativi inseribili nei bilanci delle banche con effetti a catena anche su di Te.
I Bond sovrani, cosa sono? E’ molto semplice: sono i titoli di stato emessi dai Governi nazionali. Fino ad oggi questi titoli sono considerati “risk free” ossia senza rischio e non c’è nessun limite al loro inserimento nei bilanci delle banche. Infatti queste ultime hanno fatto man bassa di titoli governativi dopo la crisi del 2011 investendo le loro disponibilità liquide e creando, però, un abbraccio mortale tra debito pubblico e settore finanziario. Ma, forse, qualche cosa sta per cambiare.
Bond Sovrani: cosa vorrebbe l’Ecofin
La proposta olandese, avanzata nell’Ecofin di aprile 2016, è molto semplice: attribuire un rischio ai bond sovrani emessi dai Governi degli Stati dell’area Euro. La conseguenza di ciò potrebbe essere un limite all’investimento in titoli pubblici da parte del sistema finanziario. Ma cosa potrebbe accadere in concreto e che ripercussioni un simile provvedimento potrebbe avere sui tuoi soldi?
E’ difficile fare delle stime e delle congetture, perché ci muoviamo nel campo delle ipotesi, ma una cosa è certa. Se le banche dovranno limitare il proprio investimento nei bond sovrani gli effetti si faranno sentire a catena su tutto il mercato finanziario, i rendimenti risalirebbero e i portafogli di bond si svaluterebbero in fretta.
Una Simulazione Concreta
Immaginiamo, per semplicità, che il limite al possesso dei bond sovrani, o titoli di stato, sia fissato nel 25% del capitale della banca. In altre parole ogni istituto non potrà avere più di 1/4 del proprio capitale impiegato in titoli pubblici. Ora siamo ben oltre questi valori, per cui gli istituti dovrebbero correre a liquidare le posizioni. Solo le prime dieci banche italiane venderebbero 152 miliardi di Euro di bond sovrani secondo uno studio fatto da Mediobanca Securities.
Un simile tsunami di titoli pubblici riversati sui mercati provocherebbe, come ti avevo anticipato, un ribasso delle quotazioni ed un immediata risalita dello spread. “Metterebbe anche in difficoltà i Governi nel rimborsare il debito?”. No. Non nell’immediato, per lo meno: negli ultimi anni sono stati fatti molti passi avanti nella gestione dei conti pubblici, soprattutto grazie all’allungamento della scadenza media dei titoli di stato.
I Governi, ed i nostri in particolare, sono stati abili nel collocare bond sovrani a lunga scadenza approfittando dei bassi tassi di interesse. Quindi uno svuotamento dei portafogli delle banche impatterebbe soprattutto sulle tue tasche. In questo modo.
Il grafico che vedi mostra la curva dei rendimenti relativa ai titoli di stato area euro. Essa è la relazione grafica che unisce il rendimento di un bond governativo con la sua scadenza:
Balza subito all’occhio come ci sia una anomalia evidente. La curva è crescente, ossia i rendimenti aumentano al crescere della durata, ma per portare a casa un 2% netto occorre investire in bond sovrani della durata di trenta anni. Inoltre il segmento 20-30 anni è abbastanza piatto, nel senso che la durata aumenta più velocemente del rendimento richiesto. Cosa significa questo?
E’ più probabile che ci sia una risalita nei tassi a brevissimo termine ed in quelli a lunga scadenza. Ma nel primo caso l’effetto tasso è mitigato dalla breve durata residua dei bond , sicché le ripercussioni sui prezzi saranno modeste; nel secondo caso, per colpa della durata estesa dei titoli, un piccolo rialzo dei tassi farà precipitare la quotazione dei bond governativi.
La Gabbia dell’Investitore
Se hai partecipato all’ultima edizione di Investitore Libero quello che stai per leggere non fa per te. Hai, infatti, tutti gli strumenti per investire in modo efficace i tuoi soldi evitando di restare chiuso nella gabbia di cui sto per parlarti. Ma se, invece, non padroneggi ancora la materia finanziaria, leggi con attenzione.
Molti investitori hanno commesso due errori pericolosi negli ultimi anni:
- hanno abusato dei titoli di stato inserendone troppi in portafoglio
- hanno allungato troppo le scadenze inserendo una quota anomala di bond sovrani con durata ventennale ed oltre.
Il rischio concreto che corri, se ti riconosci in questa situazione, è duplice.
Da un lato dovrai accontentarti di pochi centesimi di rendimento, perché ai prezzi di oggi i bond governativi rendono pochissimo. Dall’altro basta uno stormir di fronda per fare scendere i prezzi. Al di là del fatto che le banche siano o meno costrette a riversare sul mercato una quota allucinante di titoli di stato, resta il fatto che con una curva dei rendimenti come quella che ti ho appena mostrato il mercato resta fragile.
Se le difese immunitarie dell’organismo sono deboli è più facile ammalarsi, non credi? E con i tassi ormai prossimi allo zero è inimmaginabile supporre che gli stessi possano continuare a scendere, o anche solo a restare a lungo su questi livelli.
Se hai titoli lunghi rischi di restare intrappolato in una gabbia, soprattutto se li hai comprati a caro prezzo. Se li tieni fino a scadenza immobilizzi il tuo capitale per parecchi anni, mentre se li vendi prima incassi una perdita. Per questo motivo rinnovo il mio consiglio a prestare attenzione ai bond sovrani, soprattutto quelli dell’area Euro. La luna di miele iniziata a novembre 2011 su questo stesso sito per quanto mi riguarda è chiusa.
E tu sei ancora innamorato dei bond governativi?
Giacomo Saver – Direttore e Fondatore di Segretibancari.com