Il Fondo Atlante nasce con l’obiettivo di risollevare il sistema bancario dalla crisi profonda che lo attanaglia da parecchi anni. Ma la sensazione è che si tratti di un rimedio per lo più “palliativo” che non serve a tutelare davvero il tuo capitale.
Il Fondo Atlante, a mio modo di vedere, è un‘alternativa italiana “anti Bail In” ed è nato – sempre secondo la mia modesta opinione – per aggirare la normativa europea che prevede il coinvolgimento degli azionisti e dei creditori nelle sofferenze bancarie. Quando sono ‘saltate’ le quattro banche del Centro Italia si è scatenato letteralmente un polverone mediatico che ha avuto una grande ridondanza a livello politico.
A tutti sarebbe piaciuto ripercorrere la vecchia strada, quello dei salvataggi bancari finanziati con denaro pubblico, ma purtroppo la cosa non era possibile. Ma in Italia l’idea che “nessuna banca fallirà” è così forte e radicata nelle nostre menti che risulta difficile pensare di strapparla.
Per anni nessuna banca è fallita, o è stata “ristrutturata”, e questo ha indotto gli investitori a pensare che fossimo tutti al sicuro. Per tutelare i depositanti, poi, c’è il fondo interbancario di tutela dei depositi che, però, presenta lo stesso inconveniente del Fondo Atlante: è finanziato dalle stesse banche che deve proteggere.
In altre parole, sono le banche che devono in qualche modo fare da garanti le une con le altre e questo, secondo me, è il vero punto debole della catena.
Fondo Atlante cos’è a cosa serve
Il Fondo Atlante è un fondo di investimento alternativo gestito da Quaestio Capital Management SGR ed aperto ad una serie di investitori:
- fondazioni bancarie
- grandi banche
- Cassa Depositi e Prestiti
- Altri Investitori
In pochi giorni il fondo Atlante ha raccolto 4 miliardi di euro da oltre 44 istituzioni italiane ed estere. Non facciamoci intimorire da questa cosa: c’è molta liquidità in giro e con i tassi di interesse così bassi gli investitori istituzionali cercano alternative dove investire. Quindi l’andamento delle sottoscrizioni del Fondo Atlante nulla dicono in merito all’effettiva efficacia dello strumento.
Fondo Atlante servirà, molto probabilmente, a favorire anzitutto le ricapitalizzazioni di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza e a ‘sgraviare’ le banche dal fardello dei crediti inesigibili.
Apparenza o Sostanza? Chi fa da sé fa per Tre…
Se pensi di essere al sicuro solo perché è stato varato il Fondo Atlante e in borsa le società bancarie hanno guadagnato purtroppo sei fuori strada. Il Financial Times ha puntato il dito contro la creazione del fondo, perché esso di fatto finirà con il sottrarre risorse finanziarie dalle banche sane per indirizzarle verso gli istituti in difficoltà. Questo finirà con il compromettere l’efficienza allocativa dei mercati finanziari creando inoltre danni alla collettività.
Che cosa cambia per te in questo momento? Assolutamente niente. Solo ti chiedo la cortesia di non fare troppo affidamento sulla presenza del Fondo Atlante quando dovrai prendere le tue decisioni di investimento. La mentalità secondo cui “investo dove capita tanto se le cose andranno male qualcuno interverrà” purtroppo deve appartenere solo al passato.
Decidere dove investire oggi è molto difficile, per colpa delle grandi incertezze che ci attendono (Brexit, ritorno della questione greca, ecc), per questo ci sono alcuni accorgimenti che dovrai adottare per mantenere il controllo dei tuoi soldi facendoli rendere il più possibile ed evitando di cadere in trappola.
Anzitutto analizza bene il tuo portafoglio titoli e sbarazzati delle obbligazioni bancarie subordinate, le prime che salterebbero qualora l’emittente andasse in default. Poi resta calmo, e non ostinarti ad investire a tutti i costi, pur di guadagnare qualche cosa. Ricorda, infatti, che investire è un’opzione e che non è necessario fare sempre qualche cosa. Il sistema dinamico che insegno nel corso dal vivo Investitore Libero, ad esempio, dice che ora è bene tenere i soldi sul conto corrente (a parte un’area geografica su cui conviene già investire).
Fabio ha esultato appena ha saputo dell’esistenza del fondo Atlante. “Ora siamo al sicuro”, ha detto riferendosi al fatto che aveva in portafoglio una quota consistente di obbligazioni subordinate emesse da alcune banche “chiacchierate”. Per te però non sia così. Non abbassare mai la guardia e diffida dalle soluzioni “esplosive” che ti inducono a pensare che basti un fondo o un decreto governativo per cancellare, con un colpo di spugna, un problema come quello che attanaglia il sistema bancario da anni.
Detto ciò, lunga vita al Fondo Atlante!!
Giacomo Saver