Il Piano di Accumulo del Capitale: Cos’è, e Come Usarlo per Ottimizzare i Rendimenti del tuo Portafoglio
Il piano di accumulo del capitale è una formula di investimento che prevede l’impiego di una somma di denaro costante ad intervalli periodici, spesso mensili. Nato come forma per creare un capitale nel corso del tempo, il PAC è diventato presto una strategia per investire che cerca di ottimizzare il momento di ingresso sui mercati finanziari riducendo la volatilità.
Grazie a queste sue caratteristiche sempre più banche propongono dei piani di accumulo ai propri clienti, i quali però nel 90% dei casi ottengono risultati inferiori a quelli attesi per colpa di costi elevati e di errori nell’esecuzione del piano.
Come Funziona il Piano di Accumulo
Interpellato in merito alle previsioni sul futuro andamento dei mercati, il banchiere John Pierpont Morgan ripeteva spesso: “fluttueranno“. In questa risposta, apparentemente così evasiva, ma tremendamente saggia e concreta, si nasconde il segreto del piano di accumulo.
Nel mercato anglosassone esiste da anni una tecnica nota come Dollar Cost Average da cui discendono i moderni piani di risparmio. Essa parte dal presupposto che investendo la stessa cifra di denaro a intervalli regolari di tempo, compreremmo più “quote” quando il prezzo scende e meno “quote” quando il mercato sale:
Secondo uno studio fatto da Norisk l’investimento “diluito” nel tempo rappresenta una efficace forma di diversificazione, perchè permette all’investitore di comprare durante tutte tre le fasi di mercato:
- il rialzo
- il ribasso
- la fase laterale di incertezza.
Nell’esempio che segue ho ipotizzato di investire 100 € all’anno per 5 anni in diverse condizioni di mercato. La cosa interessante è che il piano termina con un guadagno medio dell’11,61% in presenza di un rialzo del mercato del 3,53%.
Come Costruire un Piano di Accumulo
Fare un piano di accumulo è davvero semplice. E’ sufficiente decidere il mercato o i mercati in cui investire, l’importo della rata periodica, la periodicità, lo strumento da utilizzare e la durata del piano.
Il mercato ideale per un piano di investimento
Il piano di accumulo del capitale funziona bene quando il mercato preso a riferimento è particolarmente volatile. Poiché sono le salite lente e i crolli improvvisi a fare sì che il PAC sia redditizio, creare un piano di risparmio su un sottostante obbligazionario a breve termine ha poco senso.
Se il sottostante cresce in modo costante nel tempo, o presenta poche oscillazioni nel controvalori, il piano offrirà rendimenti scarsi, perché gli acquisti successivi verranno fatti a prezzi via via crescenti e non si sfrutterà la non linearità dei rendimenti azionari. Per questa ragione lo strumento migliore con cui fare un piano di accumulo è il mercato azionario globale.
E’ anche possibile costruire un PAC su mercati più di nicchia, ma l’accumularsi del denaro nel corso del tempo farà sì che il peso di quel mercato sul patrimonio complessivo diventi eccessivo. Immaginiamo un investitore che abbia 100.000 € ripartiti tra azioni e obbligazioni in egual misura, e che decida di fare un piano di accumulo decennale sul mercato azionario indiano.
Versando 300 € al mese, dopo 10 anni avrà una esposizione sul mercato indiano pari al 26% del patrimonio complessivo, senza contare le rivalutazioni.
L’importo della rata
Se si sceglie di realizzare “manualmente” un piano di accumulo comprando da soli quote di un prodotto finanziario ad intervalli regolari, la scelta della rata ha la sua importanza. Chi decide, invece, di affidarsi ai PAC di natura bancaria potrà automatizzare l’intero processo, ma il costo che dovrà pagare in termini di commissioni sarà comunque elevato.
Le banche richiedono l’apertura del piano con un maxi versamento, pari di solito a 12 volte l’importo della rata. Il 30% circa di tale valore se ne va in commissioni, poiché le stesse sono pre-calcolate come se il cliente portasse a termine il piano, cosa che non accade quasi mai.
Volendo fare un piano economico, con gli strumenti “giusti” dovremo procedere noi ad effettuare gli acquisti evitando di effettuare investimenti per importi troppo piccoli, evitando la penalizzazione derivante dall’investimento di somme minime.
Sulla base della mia esperienza di ex bancario, e in base alle tariffe offerte dalle banche on line è conveniente fare investimenti di importo pari o superiore ai 2.000 €.
Ovviamente non tutti potranno investire 2.000 € al mese, ma la cosa non è un problema. Basterà attendere di aver da parte quella cifra prima di procedere con l’investimento.
La periodicità
Contrariamente a quanto si crede, non è necessario fare investimenti su base mensile. I mercati finanziari, infatti, si muovono in trend, il che significa che se c’è una tendenza al rialzo e compriamo troppo frequentemente, finiremo con l’aumentare il prezzo medio di carico delle somme investite.
Ovviamente la stessa cosa accade quando i mercati scendono, ma per fortuna i ribassi sono più veloci e meno duraturi delle fasi di rialzo. Sebbene sia la rata a dettare la periodicità, perché per investire occorre avere accumulato almeno 2.000 €, il PAC funziona molto bene con versamenti trimestrali, quadrimestrali o addirittura annuali.
Diradando la periodicità delle rate sfrutteremo la mancanza di trend definiti mano a mano che allunghiamo la distanza tra un versamento e l’altro.
Come Scegliere un Piano di Accumulo
Esistono due tipi di strumento finanziario con cui realizzare un piano di investimento. Conoscere le differenze è importante per poter operare in modo consapevole.
I fondi Pac
I fondi comuni di investimento possono essere sottoscritti sia attraverso un unico versamento, sia nella formula PAC. in questo caso il cliente si impegna, in modo non vincolate, ad effettuare una serie di versamenti periodici attraverso l’addebito automatico del proprio conto corrente.
Sebbene il cliente possa interrompere, sospendere e riprendere il piano, le commissioni bancarie sono calcolate sull’intero piano e addebitate in gran parte sul primo maxi versamento, che le banche richiedono per attivare il programma stesso.
Immaginiamo di fare un piano di risparmio sul fondo “Cani Stracci” che prevede una commissione del 4% sui versamenti. La rata è di 300 € al mese e la durata di 5 anni. Il primo versamento, pari a 3.600 €, sarà gravato di commissioni per 216 €, pari al 30% di tutte le commissioni che verranno versate. Lo scopo del maxi salasso è quello di remunerare i collocatori, incentivando la vendita dei Pac.
Costruire un piano di accumulo attraverso i fondi di investimento non ha senso per colpa dei costi che gravano su questi prodotti: https://www.segretibancari.com/etf-indici-e-fondi/i-veri-costi-dei-fondi-comuni/
ETF PAC
I Pac fatti attraverso l’acquisto periodico di quote di ETF sono il modo migliore di procedere. Essi presentano l’inconveniente di dover inserire manualmente gli ordini, ma il vantaggio in termini di costi risparmiati è davvero notevole.
La cosa importante è usare ETF ad accumulazione, in modo tale da beneficiare del reinvestimento automatico dei proventi, ottimizzando anche la tassazione.
Il Piano di Accumulo Come Strategia di Investimento
Un piano di accumulo è spesso seguito anche da chi ha già un certo capitale e vuole investirlo in modo graduale, evitando così di entrare nel momento peggiore. Questo modo di procedere, però, va valutato con attenzione.
Secondo Benjamin Graham è meglio investire subito tutta la somma disponibile, perché diluendo gli importi si finirà con il perdere i dividendi che avremmo incassato ed i rialzi che ci potranno essere nel frattempo. Constantinides afferma che il PAC è una tecnica di investimento subottimale, rispetto all’investimento in un’unica soluzione, se si è avversi al rischio.
Shen ha analizzato il mercato americano tra il 1926 ed il 2002 scoprendo cose interessanti. Per periodi di investimento di almeno 19 anni, le azioni non hanno mai offerto rendimenti negativi, avvantaggiando chi ha investito in un’unica soluzione. Chi ha fatto un PAC ha dovuto attendere 24 anni prima di ottenere performance positive, nell’ipotesi peggiore, tenuto conto ovviamente dei dividendi reinvestiti.
Perché il Pac Potrebbe non Funzionare?
Il piano di accumulo, inteso come strategia volta a risparmiare e ad investire periodicamente parte del proprio reddito è encomiabile. Ma pochi riescono ad ottenere i rendimenti sperati attraverso la creazione di un PAC. La risposta, amici miei, è nella psicologia.
Attivare un PAC è facile perché tutti ne intuiamo i benefici, ma portare avanti il piano di investimento è davvero difficile. Quando i mercati scendono, condizione ottimale per poter ottenere rendimenti elevati, la maggior parte degli investitori interrompe il PAC, vanificandone i vantaggi.
Avere un buon metodo di investimento da solo non basta. E’ solo l’azione disciplinata che porterà a risultati. Tutti abbiamo gli strumenti per investire con successo, ma pochi hanno la forza psicologica di usarli nel modo corretto. Ecco perché sono pochi gli investitori che guadagnano. Iscrivendoti al mio corso on line gratuito A Scuola di Investimenti non ti limiterai a conoscere le tecniche, ma lavoreremo anche sulla psicologia affinché tu ottenga risultati duraturi.