Cosa Capiterà sui Mercati nel 2018, Secondo Lyxor
Lyxor è uno dei principali emittenti di ETF, con il 9,3% della quota totale di mercato. Secondo gli studi effettuati dai suoi esperti il mercato azionario potrà offrire ancora buoni guadagni, nonostante le quotazioni siano alte.
La fine delle politiche monetarie espansive, invece, metterà sotto pressione i portafogli più prudenti composti in prevalenza da bond. E mentre la riforma fiscale dovrebbe aiutare l’economia Usa, altre due aree geografiche potranno continuare a crescere.
Mercati Azionari
Il positivo andamento dell’economia Usa dovrebbe continuare a sostenere le quotazioni azionarie nel corso dei prossimi mesi. Tuttavia la ripresa economica oltre oceano dovrebbe raggiungere presto lo stadio della maturità e iniziare un rallentamento nel corso del 2018.
Un eccesso di ottimismo tuttavia potrebbe essere controproducente. Gli esperti di Lyxor stimano che la volatilità del mercato azionario è scesa sotto quella dei bond per la prima volta nel 2017. L’anomalia è anche dovuta all’aumento della rischiosità percepita dagli investitori in bond, spaventati da possibili rialzi dei tassi.
La riforma fiscale statunitense dovrebbe rafforzare il dollaro e dare ulteriore spinta al mercato azionario, ma potrebbe creare qualche problema alle obbligazioni.
Un altro fattore trainante la ripresa economica saranno gli investimenti delle imprese, sia in Europa che negli Usa.
La crescita economica globale è robusta, l’economia globale è nella sua forma migliore da dieci anni a questa parte ma il volume degli attivi finanziari è cresciuto moltissimo se valutato in rapporto al Pil:
Sorprese positive potrebbero arrivare dal Giappone i cui indicatori (utili, valutazioni e liquidità) stanno ancora dando segnali positivi. L’Asia ha iniziato a battere i rendimenti dei Paesi sviluppati lo scorso anno, dopo sei anni di performance deludenti.
L’Europa dovrebbe continuare a crescere anche se le incertezze dovute agli esiti elettorali potranno creare ondate di volatilità temporanea.
Mercati obbligazionari
Nel 2018 le politiche monetarie espansive portate avanti dalle Banche Centrali dovrebbero esaurirsi. Sebbene non ci siano ragioni per temere una implosione del mercato obbligazionario, i Treasury USA a 10 anni potrebbero raggiungere un rendimento del 3% entro la fine del 2018, mentre il Bund, sempre a 10 anni, potrebbe toccare quota 0,85%.
La risalita dei tassi sarà graduale, ma metterà sotto pressione i portafogli più prudenti che potranno soffrire ancora di basse performance.
Laddove la manovra sia compatibile con il proprio piano di investimento, potrebbe essere interessante aumentare la quota azionaria dei portafogli a scapito di quella investita in obbligazioni.
Idee da tenere a mente
Sebbene la visione di Lyxor circa il futuro andamento delle variabili economiche sia piuttosto chiara, l’imprevisto è sempre alle porte. Secondo i più grandi investitori attualmente viventi il modo migliore per investire è costruire un portafoglio diversificato che sia in grado di rendere in maniera ottimale in presenza di diversi scenari di mercato ignoti al momento attuale.
Ad esempio sarebbe un grossolano errore escludere dai propri investimenti i bond a lunga scadenza. Se è vero che essi dovrebbero perdere valore in caso di rialzo dei tassi, è altrettanto vero che essi potrebbero guadagnare in caso di correzioni improvvise sui mercati azionari. D’altro canto il ritorno dell’inflazione potrà svalutare i bond, ma al tempo stesso favorire le commodities.
Ricorda anche che la pianificazione finanziaria è molto importante. La progettazione di un portafoglio di investimenti coerente con i tuoi obiettivi e con la tua tolleranza al rischio dovrebbe venire PRIMA della scelta dei mercati in cui investire.
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