BTP Italia: cosa sono, quando ci sarà la prossima emissione, dove e come si acquistano e quanto rendono?
Articolo aggiornato il 24 ottobre 2017
Dal 13 al 15 novembre 2017 sarà collocato il nuovo BTP Italia 2023. Si tratta della nuova emissione di un titolo che in passato ha ottenuto un grande successo presso il pubblico degli investitori, soprattutto di quelli privati.
La prossima sarà la dodicesima edizione ed andrà a rimpiazzare le obbligazioni BTP Italia emesse a novembre 2013 per l’importo colossale di 22,2 miliardi di euro e giunte ormai in scadenza.
Cosa sono i BTP Italia
I BTP Italia sono titoli del debito pubblico privi di una durata standard. In passato sono stati emessi con durata 4, 6 e 8 anni. I loro interessi (cedole) sono semestrali, di importo percentuale fisso ma calcolati su un capitale variabile e pari al capitale rivalutato sulla base dell’indice ISTAT sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi.
Agli interessi così calcolati si aggiunge una percentuale pari al tasso di inflazione, permettendo in tale modo di compensare la svalutazione della moneta nel tempo. In caso di deflazione, ossia di discesa dei prezzi, le cedole si calcoleranno direttamente sul valore nominale del titolo senza alcuna penalizzazione.
Per questa ragione, negli anni precedenti, i BTP Italia hanno offerto rendimenti superiori ai BTP€i, dai quali differiscono anche per il fatto che i secondi sono indicizzati all’inflazione europea. Il grafico sotto riportato, tratto da Il Sole 24 Ore, confronta l’andamento delle due tipologie di BTP nel corso degli anni:
Come acquistare i BTP Italia?
I BTP Italia vengono emessi alla pari, ossia al valore nominale, e collocati direttamente sul MOT, il mercato obbligazionario telematico. Non è possibile prenotarli in anticipo mentre è possibile acquistarli durante la fase di collocamento direttamente sul mercato senza commissioni. Al nuovo BTP Italia verrà assegnato un nuovo codice ISIN che permetterà di cercarlo sulle piattaforme on line dei principali intermediari finanziari italiani.
Durante il periodo di collocamento il lato “lettera” del book, ossia quello in cui si trovano le proposte in acquisto per chi opera, avrà una sola proposta ad un prezzo pari a 100. Inserendo un ordine di acquisto questo sarà immediatamente “abbinato” con la proposta in vendita al prezzo di 100 per la quantità richiesta fino ad esaurimento del lotto disponibile.
E’ possibile comprare il titolo anche attraverso i conti Banco Posta. Una volta terminato il collocamento sarà possibile verificare la quotazione del BTP Italia presso il sito di borsaitaliana o accedendo alla propria area riservata della home banking della banca di cui si è clienti.
Puoi acquistare i bond sul mercato anche in un momento successivo rispetto all’emissione. Le quotazioni potranno essere maggiori o minori al prezzo di collocamento a seconda dell’andamento dei tassi di interesse e dell’inflazione attesa.
Per favorire l’acquisto dei BTP Italia in fase di collocamento il Tesoro in passato aveva predisposto dei meccanismi incentivanti consistenti in un piccolo bonus a chi avesse comprato subito il titolo e lo avesse conservato fino alla sua scadenza. Se i prezzi saranno saliti così tanto da azzerarne il rendimento potrà essere conveniente vendere i BTP Italia prima della loro scadenza, perdendo il premio fedeltà ma incassando la plusvalenza.
LEGGI ANCHE: quando vendere i BTP
Conviene sottoscrivere i BTP Italia?
La prossima emissione dei BTP Italia si terrà dal 13 al 15 novembre 2017. Il prezzo di collocamento sarà pari a 100 (sottoscrizione al valore nominale) mentre il tasso definitivo sarà reso noto il 10 novembre. Fino ad allora non è possibile calcolare il rendimento del BTP Italia, poiché non sono noti gli elementi indispensabili per procedere al conteggio.
Sebbene ci siano delle alternative migliori per investire, credo che in alcuni casi sia conveniente sottoscrivere il nuovo BTP Italia, a patto di non avere “troppi” titoli di Stato in portafoglio.
Il rendimento sarà basso, sia perché si tratta di un tasso reale al quale andrà aggiunta l’inflazione, sia perché i rendimenti dei bond dell’area euro sono ai minimi storici. Il BTP-ITALIA 22MG23, ad esempio, ha una quotazione di 101,30 ed un rendimento netto dell’1,13% secondo quanto scrive Fineco.
E’ ragionevole immaginare che il nuovo titolo avrà un rendimento simile a quelli già in circolazione o leggermente superiore per incentivarne la sottoscrizione.
Ecco perché se fossi un investitore “fai da te” che ha una bassa esposizione ai titoli di Stato italiani sottoscriverei il BTP Italia di nuova emissione:
- la durata non è eccessiva e questo implica che un possibile rialzo dei tassi nell’eurozona avrà un impatto limitato sulla quotazione del titolo
- la ripresa economica dovrebbe portare un incremento del tasso di inflazione, e con esso delle cedole del BTP
- la tassazione è “ferma” al 12,50%, più conveniente rispetto al 26% cui sono soggette le obbligazioni private indicizzate all’inflazione
- probabilmente ci sarà un “premio fedeltà” per chi detiene il titolo fino alla scadenza
- se i tassi di interesse cresceranno per effetto dell’inflazione il prezzo del BTP Italia resterà stabile grazie alla sua particolare forma di indicizzazione.
Se sceglierai di sottoscrivere il BTP Italia sappi però che ti “condannerai” a ricevere un tasso di rendimento molto basso. Questo titolo è pensato per gli investitori fai da te con una bassissima tolleranza al rischio che cercano delle alternative ai sempre meno redditizi conti deposito o buoni postali.
L’investitore consapevole alla ricerca di un rendimento maggiore a fronte di un rischio più elevato ha altri strumenti a sua disposizione e pertanto può anche evitare di sottoscrivere il titolo.
RISORSE CONSIGLIATE
- IC_warm-Up ti offrirà l’analisi di 4 ETF ad ampio spettro che potrai usare per iniziare a costruire un portafoglio
- l’Investment Club ti aiuterà ad investire in modo più redditizio a fronte di un rischio maggiore che potrai “plafonare” grazie alla scelta di uno tra i 4 profili disponibili.