
I CCT offrono rendimenti crescenti nella misura in cui i tassi risaliranno. Scopri i titoli più interessanti
Perché investire oggi in CCT?
Investire in CCT significa ottenere, oggi, un rendimento modesto. In altre parole anche i Certificati di Credito del Tesoro offrono guadagni condizionati dallo scenario di bassi tassi di interesse che stiamo vivendo.
Tuttavia, a differenza dei BTP, i CCT adeguano di semestre in semestre sulla base del tasso Euribor a 6 mesi. In breve, alle condizioni di mercato attuali i CCT non sono particolarmente redditizi. Tuttavia essi lo diventeranno quando lo scenario dei tassi di interesse nulli o negativi cambierà. E lo farà, prima o poi.
Esamineremo ora due CCT dal rendimento interessante, ma prima di farlo è necessaria una precisazione. Questo articolo non esprime in nessun modo il mio parere circa la convenienza ad investire in CCT in questo momento di mercato.
Si tratta solo di una recensione generale a scopo informativo. Se vuoi sapere con precisione dove investire, scopri il mio servizio Investment Club. Puoi provare gratuitamente il portafoglio entry level qui.
Al contrario, se vuoi elaborare un tuo piano di investimento personalizzato imparando ad investire in autonomia, scopri i nuovissimi corsi di A Scuola di Investimenti.
Rendimento netto CCT-EU 15AP25
Il CCT aprile 2025 ha una quotazione di 100,80 a fine ottobre 2019. Si tratta di un prezzo intorno al valore nominale. In altri termini, se sceglierai di investire nel CCT, non ti troverai a pagare un prezzo troppo lontano dal valore di rimborso che incasserai alla scadenza.
Ciò è un vantaggio, poiché non si viene a creare una perdita in conto capitale derivante da un prezzo eccessivo.
Il rendimento netto del titolo è pari allo 0,38% su base annua. Esso è determinato dalla somma tra il tasso Euribor a sei mesi e lo spread di 0,95%. In sintesi la cedola lorda annua ammonta allo 0,592%.
Rendimento del CCT-EU 15ST25
Il CCT con scadenza settembre 2025 offre un rendimento netto leggermente superiore. Esso, infatti, paga lo 0,45% su base annua.
Ciò è possibile grazie alla quotazione più bassa, di 98,40, che si traduce in un guadagno in conto capitale alla scadenza. In cambio di ciò, lo spread è più basso. La cedola annua, infatti, è pari al tasso Euribor a 6 mesi più lo 0,55% lordo.
In termini attuali la cedola annua ammonta allo 0,142%.
Giacomo Saver – Ceo di Segreti Bancari
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