
Il settore automobilistico è in crisi a causa dei venti di cambiamento che lo attraversano. L’indice STOXX 600 Automobiles ha perso il 24,82% rispetto al 2018. Ma i momenti di crisi sono anche quelli che nascondono le opportunità migliori.
Il Mercato Auto in Europa
Nel mese di gennaio 2019 le immatricolazioni di nuove auto in Europa sono scese del 4,60% rispetto allo stesso mese del 2018. Le vetture immatricolate sono state pari a 1.226.446, considerando i 28 Paesi dell’EFTA.
A crollare sono state le vendite di veicoli diesel mentre le vetture elettriche hanno registrato un incremento del 9%, in Italia. Il mercato è guidato dalla domanda domestica e il rallentamento economico ha un impatto notevole sulla vendita delle autovetture.
Sul settore pesano inoltre gli ambiziosi progetti di riduzione delle emissioni inquinanti CO2 che avranno ripercussioni sull’intero settore, per non parlare della sfida delle auto elettriche e di quelle senza conducente che potrebbero rappresentare il futuro del settore.
Quello che dobbiamo capire è in che misura questa incertezza si è già riflessa nell’indice STOXX 600 Automobiles. Qualora il mercato abbia già scontato il peggio, le quotazioni non potranno che tornare a crescere.
L’Indice Stoxx 600 Automobiles
L’indice che racchiude le maggiori società europee attive nell’automotive ha segnato il passo nel 2018, perdendo il 28,14%. Ma da inizio 2019 il rialzo supera il 9% .
Negli ultimi 10 anni il rendimento dell’indice settoriale ha superato di gran lunga quello dell’indice più ampio Stoxx 600:

La volatilità dell’indice è però doppia rispetto allo STOXX 600 Europe. Questo fa sì che l’investimento nell’automotive non sia adatto a tutti.
L’ETF Lyxor per Investire nel Settore Automotive
Se vuoi investire nel settore automobilistico, Lyxor ti mette a disposizione l’ETF STOXX Europe 600 Automobiles & Parts, LU1834983394, quotato presso Borsa italiana. Si tratta di un prodotto ad accumulazione dei proventi, di cui difficilmente la tua banca ti parlerà, che costa solo lo 0,30% l’anno.
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L’ETF è a replica sintetica, il patrimonio è un po’ “piccolo” (appena 37 milioni di Euro) ma la redditività è interessante. Il guadagno derivante dai dividendi pagati dalle azioni, che l’ETF reinveste, è del 3,93% annuo.
Il Price Earning Ratio è di 7,2 contro il 14,2 dello Stoxx 600. Il rapporto tra quotazioni azionarie e patrimonio netto (Price to Book) è di appena lo 0,90%.
Perché l’Automotive Piacerebbe a Sir John Templeton?
Templeton è stato uno dei più grandi investitori del 1900. La sua filosofia era davvero semplice: non chiederti qual è il settore che ha le migliori prospettive di crescita. Domandati, invece, qual è il settore che presenta le prospettive peggiori, che il mercato ha già “scontato”.
L’automotive ha già scontato scenari foschi per il mercato dell’auto. Ora le quotazioni presentano multipli molto bassi, e veniamo da un 2018 disastroso, sotto il profilo delle performance.
Se, dopo aver fatto un’attenta analisi della tua situazione ed elaborato un piano per investire, vorrai comprare l’ETF di cui ti parlo, potrebbe essere un buon momento.
Ma ricorda che costruendo un portafoglio mettendo insieme “pezzi” e cose lette qua e là senza un piano organico rischierai di fare più danni che altro. Te lo dice un ex bancario che per quasi 20 anni è stato costretto a costruire portafogli accozzando i prodotti che la banca gli diceva di vendere.
Fai inoltre attenzione al fatto che l’ETF è poco scambiato, e questo lo rende potenzialmente soggetto al delisting. Ma con un minimo di attenzione eviterai questo problema.
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Giacomo Saver – CEO di SegretiBancari
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