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Come Costruire un Portafoglio Investimenti Personalizzato e Redditizio

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Asset Allocation: strategie efficaci per costruire portafogli personalizzati che rendono

L’asset allocation è il processo mediante il quale il risparmiatore sceglie dove e come investire il proprio capitale.

Sebbene sia trascurato dai risparmiatori italiani, il procedimento che porta alla costruzione di un portafoglio è molto importante. Secondo studi fatti da Ibbotson e associati da questa scelta iniziale dipende il 90% circa dei rendimenti futuri che il portafoglio genererà, ma gli investitori non conoscono questo dato e si concentrano su altri aspetti meno importanti.

L’asset allocation rovesciata

Chiunque abbia un portafoglio finanziario ha un’asset allocation, che ne sia consapevole o meno. Il “problema” sta nel fatto che molte allocazioni non sono ottimali, perché invece di essere il punto di partenza per decidere come e dove investire, esse diventano il punto di arrivo di una serie di titoli comprati sulla base delle previsioni future circa il loro andamento nel tempo.

Prima di vedere come procedere alla costruzione efficace di un portafoglio personalizzato, analizziamo i principali errori commessi dagli investitori.

I titoli, per primi

Da trent’anni mi occupo di investimenti e negli ultimi venti anni ho avuto a che fare con moltissimi investitori, sia attraverso il mio precedente lavoro in banca, sia successivamente in qualità di formatore indipendente. La maggior parte di essi si domanda quali siano i titoli migliori dove investire, dedica molto tempo alla loro ricerca e poi cerca di scegliere il momento giusto per comprarli.

Se mi segui da un po’ ti sarà capitato di leggere le mie risposte a pareri circa l’opportunità di comprare o meno un certo titolo in questi termini: “dipende dalla strategia che hai scelto e dai tuoi obiettivi di investimento“. Senza una strategia alla base non ha senso parlare dei titoli in cui investire.

Chi parte dal fondo, cercando i titoli  migliori per poi arrivare al portafoglio, commette un errore madornale perché costruisce un “pacchetto” disomogeneo, spesso formato da strumenti finanziari che si muovono contemporaneamente nella stessa direzione ed è rischioso.

Cosa farà il mercato?

Alcuni risparmiatori hanno compreso l’importanza dell’asset allocation e cercano di costruirne una, ma lo fanno partendo da una base errata. Rispetto all’errore precedente questi investitori decidono per prima cosa quanta parte dedicare alle azioni ed alle obbligazioni, e solo in seconda battuta si occupano della selezione dei prodotti. Tuttavia nel fare la scelta iniziale si lasciano sedurre dalle aspettative circa il futuro andamento dei mercati.

Il motivo per cui sbagliano è davvero semplice: se credi che il mercato azionario crollerà e costruisci il tuo portafoglio su queste basi, probabilmente non investirai in azioni. Ma se le previsioni sono errate e i mercati azionari continueranno a crescere i tuoi rendimenti saranno prossimi allo zero. Viceversa se credi che le obbligazioni siano un ottimo investimento. Ne comprerai troppe e un crollo delle loro quotazioni ti lascerà frustrato e sofferente nelle perdite.

Dedicheremo tre ore dal vivo, in aula, a capire come progettare un portafoglio personalizzato in modo corretto. Ma nell’attesa di costruire insieme la tua asset allocation ad Investitore Libero, vediamo quali sono i principali step da seguire fin da subito.

La costruzione di un portafoglio personalizzato in quattro passi

Step # 1 – la strategia globale

La storia ci ha consegnato alcune lezioni circa l’andamento dei mercati finanziari. La più importante di esse è la stabilità dei rendimenti di lungo periodo delle varie classi di attivo ed il ritorno in media verso tali valori.

In pratica ogni tipo di strumento finanziario (azioni, obbligazioni, liquidità), ha un “suo” tasso di rendimento medio dal quale si discosta nel tempo per poi ritornarci. Così, ad esempio, le azioni hanno offerto un tasso di crescita di circa il 7% annuo (escluse tasse e senza tenere conto dell’inflazione), le obbligazioni circa la metà.

Le azioni sono più redditizie di ogni altra forma di investimento, ma sono anche quelle più rischiose perché in un certo anno potranno perdere anche il 40 o il 50%.

La scelta strategica del dove investire deve partire da qui. Per prima cosa occorre definire la perdita massima che siamo disposti a tollerare, poi abbozzare una prima suddivisione dei nostri averi tra azioni, obbligazioni e liquidità.

Solo dopo aver definito la quota di azioni, obbligazioni e liquidità, potremo passare al livello successivo.

La strategia globale non deve in alcun modo dipendere dalle previsioni circa il futuro andamento dei mercati ma solo dai rendimenti che ci prefiggiamo di ottenere e dalla nostra tolleranza al rischio.

Step # 2 – la scelta dei Paesi

Una volta decisa la percentuale di azioni, obbligazioni e liquidità da inserire in portafoglio dovremo scegliere i settori o i Paesi in cui investire. Una ripartizione tipo potrebbe essere questa:

  • azioni Usa
  • azioni Europa
  • azioni Emergenti
  • obbligazioni in euro
  • obbligazioni emergenti
  • obbligazioni globali
  • liquidità

la scelta dei settori/Paesi deve essere coerente con la strategia globale e va fatta al proprio interno. Se, ad esempio, abbiamo scelto che la quota di azioni dovrà essere pari al 30% del totale in base alla nostra tolleranza al rischio, spaccheremo questa quota suddividendola nei diversi tipi di azioni visti sopra. Idem con la quota  destinata all’investimento in  obbligazioni.

La scelta più semplice da fare consiste nell’attribuire lo stesso peso ad ognuna delle classi di attivo viste poco sopra. Nell’esempio precedente divideremo il 30% per tre e dedicheremo il 10% del nostro portafoglio complessivo alle azioni Usa, il 10% alle azioni europee ed il 10% alle azioni emergenti. Seguiremo la stessa procedura per quanto riguarda le obbligazioni.

La scelta dei Paesi in cui investire non deve in alcun modo dipendere dalle previsioni circa il futuro andamento dei mercati.

Step # 3 – la scelta dei titoli

Ora che abbiamo deciso la struttura del nostro portafoglio possiamo pensare ai titoli con cui realizzare la strategia. In pratica, ciò che l’investitore comune fa per prima cosa, noi la facciamo quasi per ultima.

Ancora una volta la scelta sarà vincolata da quanto abbiamo stabilito in precedenza. Se, ad esempio,  i Paesi Scandinavi non rientrano tra i mercati in cui intendiamo investire, non ci faremo sedurre dalle allettanti performance e dalle prospettive che questi mostrano. Anche se ci vengono consigliati da nostro fratello o dall’esperto di turno.

Questi non conoscono la nostra situazione e probabilmente sono vittime loro stessi degli errori che abbiamo visto in precedenza.

Grazie alla disciplina ferrea con cui eseguiremo i passaggi eviteremo di farci coinvolgere nelle mode nel momento, arrivando ad ottenere un portafoglio squilibrato che non riflette né i nostri obiettivi di investimento né la nostra tolleranza al rischio.

Ad Investitore Libero vedremo come scegliere i migliori strumenti di investimento per dare compimento alla strategia che stiamo delineando ma, ancora una volta, voglio darti un’anticipazione.

Se devi costruire un portafoglio da zero è meglio usare gli ETF, i fondi di investimento passivi a basso costo. Se in portafoglio hai già dei fondi comuni la cui politica di investimento è coerente con il tuo piano potrai tenerli.

Sempre che essi abbiano superato la valutazione di efficienza di cui ti ho parlato nell’articolo precedente.

Step # 4 – il timing e l’ottimizzazione

Ora che abbiamo deciso la strategia dobbiamo passare alla sua realizzazione.

Quando comprare e quando vendere i titoli che abbiamo scelto? E come ottimizzare il portafoglio alla luce dell’andamento dei mercati?

Tratteremo presto questo argomento, ma lascia che ti dica una cosa. Se hai costruito in modo corretto il tuo portafoglio questa fase è la meno importante e per assurdo, ora come ora, puoi anche farne a meno.

Come tradurre tutto in pratica in modo semplice

Costruire un’asset allocation personalizzata è facile e le formule matematiche che ti occorrono sono piuttosto semplici. Per saperne di più su come progettare e realizzare uno o più portafogli su misura per raggiungere obiettivi specifici o generici visita la pagina Investitorelibero.it


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