Quantcast
Channel: Segreti Bancari
Viewing all articles
Browse latest Browse all 1283

E se il Venezuela Innescasse una Caduta dei Mercati?

$
0
0

Gli occhi del mondo intero sono concentrati sugli Usa, sulle mosse della FED e su cosa fa Trump. Invece potrebbe essere il Paese sudamericano a creare scompiglio. Una piccola guida per orientarsi sui mercati alla vigilia di Ferragosto…

Come nei romanzi gialli, i mercati cercano sempre un colpevole. Ci DEVE essere un colpevole, un capro espiatorio, cui attribuire la colpa di una certa situazione, o da usare come alibi per giustificare una certa cosa. Accadde due anni fa con la Cina, ricordi? A metà agosto uscirono dei dati apparentemente preoccupanti circa il futuro tasso di crescita della Cina, deludente rispetto alle attese, e i mercati azionari scesero di circa il 20% da fine agosto fino ad ottobre per poi risalire nell’ultima parte dell’anno.

Davvero la situazione era così disperata? Con il senno del poi no… ma in presenza di uno scenario debole gli operatori iniziarono ad avere paura e la scusa per vendere fu offerta da un dato macroeconomico tutto sommato non così rilevante.

Oggi siamo nella stessa situazione?

L’andamento dei mercati condensato in poche righe

Fa caldo, magari sei in ferie e non vuoi pensare troppo ai tuoi investimenti. Ma d’altro canto non vuoi nemmeno tornare dalle vacanze e scoprire che il tuo portafoglio ha perso gran parte del suo valore, vero? Per informarti senza annoiarti farò un breve esame della situazione e così vedremo come la tessera “Venezuela” si inserisce in un mosaico da monitorare con attenzione.

  • la crescita attesa degli Usa sta rallentando. I mercati hanno subito preso atto di ciò e la prima variabile che ne ha patito le conseguenze è stato il cambio euro/dollaro, in caduta libera
  • gli indici della borsa azionaria americana non hanno perso quota, ma se ragioniamo in euro l’indebolimento della valuta usa ha sortito i suoi effetti. L’America ha perso spinta ed è, paradossalmente, il mercato azionario più fragile a livello globale
  • gli emergenti continuano a crescere. Resta da capire se il dollaro debole ne minerà le possibilità a medio termine, ma per ora sono il mercato che sta andando “meglio di tutti”
  • l’Europa continua a crescere. A parte il Dax, non sembra che ci siano stati problemi per le borse del Vecchio Continente
  • i bond hanno perso quota per causa di un innalzamento del rischio percepito e per colpa del dollaro debole.

Come vedi la situazione è di “calma piatta”, la discesa della borsa Usa è dovuta – ad oggi – all’effetto valuta che ha fatto scendere il controvalore in euro di investimenti fatti in azioni americane, le cui quotazioni restano elevate, in dollari.

Ma in che modo il Venezuela potrebbe portare scompiglio in questo scenario così fragile?

Una miccia che si sta accorciando?

Ad oggi, come ti ho detto, i mercati sono scesi più per colpa della debolezza del dollaro che per altre ragioni macro. Paradossalmente all’economia Usa un dollaro debole fa bene, perché aumenta le esportazioni, per cui l’economia a stelle e strisce potrebbe riprendere la sua corsa. Tuttavia il fatto che lo scenario globale dei mercati si stia indebolendo proprio per colpa del dollaro, è da monitorare con attenzione.

Come sai l’America è il mercato azionario più importante a livello globale e se iniziasse a flettere tutti gli altri lo seguirebbero a ruota. Inoltre è dal febbraio 2016 che i mercati crescono, per cui il buon senso dice che i tempi potrebbero essere maturi per uno storno importante.

A dare il là ad un possibile ribasso potrebbe essere proprio il Venezuela. Quali saranno le implicazioni macroeconomiche di un possibile default dello Stato? Non lo so, ma onestamente non mi interessa. Preferisco pensare che la vicenda venezuelana, a prescindere da come andranno le cose, potrebbe essere presa di petto come capro espiatorio per dare il via alle vendite.

Ed è bene che tu sia preparato…

Le mie sono solo ipotesi, ovviamente, perché ad OGGI nessun indicatore dice che la situazione sta precipitando, ma la situazione è da monitorare con attenzione.

La crema solare per il tuo portafoglio

Stai per leggere alcune indicazioni operative che proteggeranno i tuoi soldi da una possibile ustione, qualora lo scenario delineato (che mi auguro non accada) si dovesse materializzare.

Se gli occhi del mondo si fisseranno sul Venezuela, potrebbero essere le vicende del Paese a innescare la tanto temuta reazione dei mercati.

Il ribasso delle quotazioni delle azioni e dei bond potrebbe essere violento, perché nei momenti di crisi scoppia il panico e si corre a vendere tutto a qualunque costo.

Tuttavia sarà importante tenere sempre sotto controllo cosa succede a livello macroeconomico, perché se scoppia il caos ma la salute dell’economia mondiale non sarà compromessa, il possibile ed eventuale ribasso potrebbe essere solo un temporale estivo che raffredda l’aria ma non indica un cambio prematuro di stagione.

Se, al contrario, scoppiasse uno storno e in concomitanza con lo stesso l’economia mondiale (o anche solo quella USA) dovesse avviarsi verso una recessione, sarà il momento di abbandonare del tutto i mercati azionari.

Per il momento limitiamoci a tenere sott’occhio la situazione e a fare ciò che all’interno del servizio informativo per investire Investment Club abbiamo già fatto:

  • fai un controllo del tuo portafoglio e verifica il peso della componente azionaria ed obbligazionaria sul totale
  • se, in base al rischio massimo tollerabile, il peso di azioni e bond è eccessivo riducilo
  • dovendo ridurre il peso azionario, inizia a scaricare le azioni usa e tieni ancora quelle europee e quelle emergenti.

Hai un portafoglio già investito in fondi comuni e altri strumenti finanziari costosi? Oppure sei completamente liquido e non sai dove investire?

In entrambi i casi ho qualcosa per te

Ma ricorda che:

  • se hai investito occorre muoversi con prudenza e non correre a vendere tutto. Al massimo cambia i fondi costosi con ETF diversificati a basso costo, ma non aumentare gli investimenti in azioni ed obbligazioni ora
  • se non hai investito puoi iniziare a farlo, ma inizia con piccole somme. Su 100.000 euro, ad esempio, potresti iniziare ad investirne 15.000 o 20.000 tenendo in liquidità tutto il resto. Avrai tempo più avanti di rafforzare le posizioni.

Per qualunque domanda sono a tua disposizione nei commenti… e buone vacanze!!

Giacomo Saver

SegretiBancari.com


Viewing all articles
Browse latest Browse all 1283

Trending Articles